Spiritualità e impegni specifici

L’ INTUIZIONE SPIRITUALE

L’intuizione avuta è quella che la nuova evangelizzazione non parte da grandi numeri o da grandi incontri ma da piccole comunità cristiane, formate per annunciare e vivere autenticamente il Santo Vangelo, capaci di accendere il cuore di altri cristiani, pronte a formare altre piccole comunità cristiane.

Perciò oltre ai tempi di preghiera e alla centralità della celebrazione eucaristica, la nostra formazione è fondata sul prendere consapevolezza del proprio essere cristiani nella Chiesa in un mondo che relativizza tutto. Gesù si è rivelato come Via, Verità e Vita (Gv 14,6): questa è la chiave che apre il nostro cammino nell’attualità per saper rendere ragione e testimonianza della nostra fede (cfr 1Pt 3,15) .

Il nome della Comunità

Comunità: ci richiama alla comunione, a quella koinonìa tanto difficile da realizzare ma segno fondamentale del nostro essere cristiani.

missionaria: aperta all’annuncio, primariamente nel proprio stato di vita e poi con la missione di strada per essere angeli mandati da Dio a portare il suo amore.

della Via: non richiama solo le splendide parole di Gesù che si è denominato Via, Verità e Vita, ma anche il nome che avevano i primi cristiani. Essi erano chiamati “quelli appartenenti alla via” (At 9,2), nome che indicava coloro che seguivano fedelmente il messaggio e la vita di Gesù.

I nostri impegni

Come membri della Comunità, ci impegniamo a vivere una vita cristiana autentica, anzitutto attraverso alcuni impegni propri della vita cristiana:

– Santificare la Domenica;

– Confessarsi almeno mensilmente;

– Coltivare la misericordia e la carità;

E attraverso alcuni impegni specifici:

– Seguire il diario spirituale sul Vangelo del giorno  realizzato dai consacrati;

– Incontrarsi settimanalmente nel punto luce comunitario;

– Incontrarsi insieme una volta al mese per vivere una domenica di fraternità;

– Partecipare ai momenti formativi e alle missioni di evangelizzazione secondo le proprie possibilità;

In particolare il punto luce comunitario nasce dall’esperienza della fondazione iniziale: i missionari infatti predicavano settimanalmente il Vangelo nelle case. Perciò gli appartenenti alla comunità sono suddivisi in fraternità che si riuniscono per la meditazione guidata del Vangelo o per il rosario meditato (punto luce di intercessione) e per la condivisione della propria vita cristiana. Vengono allo stesso tempo formati alla fede attraverso catechesi e incontri a cura dei  consacrati e dei membri più formati utilizzando i sussidi preparati dai missionari e attraverso formazioni in equipe per l’evangelizzazione.

La fraternità diventa così una vera famiglia di famiglie sulle parole di Gesù che dice: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35).

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